Il bene comune conta più del bene del singolo
Papa Benedetto XVI

1915-2015 Centenario della morte di Alberto Picco

1915-2015 Centenario della morte di Alberto Picco

sabato 12 settembre 2015

A Borgotaro si è svolta una conferenza sui muli e gli Alpini

Il 4 Settembre 2015 a Borgo Val di Taro, Parma, alla presenza del sindaco Diego Rossi, dei sindaci di altri comuni circonvicini, di Autorità militari civili ed ecclesiastiche, dell’Associazione Nazionale Alpini e di numeroso pubblico si è tenuta una conferenza commemorativa nel centenario della Grande Guerra dal tema “I muli e la Grande Guerra”. Nell’occasione Roberto Spagnoli, uno degli organizzatori dell’evento, ha poi commemorato in modo toccante il cappellano militare degli alpini tenente don Giovanni Stefanini di Borgo Val di Taro, medaglia di bronzo al valore militare, caduto nella ritirata del 1917. Appassionato di cavalli asini e muli, il relatore Riccardo Balzarotti-Kämmlein ha raccontato di questo insostituibile animale in tempo di guerra e di pace, in un territorio, l’alta Val Taro, da sempre caratterizzata dal lavoro dell’uomo con questi animali e del legame tra muli e mulattieri, fino all’estremo sacrificio di entrambi nelle guerre degli ultimi cento anni. Il mulo con una storia plurimillenaria e le ragioni della sua diffusione sono la forte e robusta costituzione, la frugalità e rusticità, la resistenza alle malattie, l'adattabilità ad ambienti sfavorevoli. Potremmo dire che dove non arriva il treno, dove non arriva il camion, dove non arriva il carro, dove non arriva il cavallo, dove non arrivano neppure i cingolati e i fuoristrada, là arriva il mulo: ovvio che una simile creatura potesse interessare l’esercito. La storia del mulo con le “stellette” è indissolubilmente legata agli alpini. Il connubio alpino-mulo, artigliere da montagna-mulo, è parte integrante e inseparabile nella storia di entrambi come “militari” regolarmente chiamati in servizio dal Regio Esercito in poi. Se si parla con un conducente di questi animali, si capiscono le parole di affetto. Il ricordo, la riconoscenza, che potremmo definire reciproca; affiorerà negli occhi e nelle espressioni con aneddoti di vita condivisa per i quali risulterà difficile credere che si stia parlando proprio di un mulo e non di un commilitone! L’epopea dei muli con gli Alpini si è conclusa nel 1993 con lo scioglimento dell’ultima Batteria ancora presente presso la Brigata Alpina “Cadore” a Belluno, dove si svolse la vendita all’asta degli ultimi muli ancora in servizio e che chiudeva definitivamente la lunga e gloriosa tradizione delle Truppe Alpine. Il relatore ha raccontato inoltre della perizia e della tecnica necessaria per someggiare il mulo: una “macchina” perfetta fatta dal connubio alpini-mulo-pezzo di artiglieria e che deve operare all’unisono, e dell’utilità di questo animale anche oggi in tempo di pace nel lavoro di esbosco del legname in maniera ecocompatibile. L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore (Assoarma), di cui il dottor Balzarotti è Delegato provinciale della Spezia, promuove queste conferenze col proposito di mantenere viva e di diffondere la memoria storica del nostro Paese.

Nessun commento:

Posta un commento